Il duo “di Volo&Tancredi” nasce dalla sintesi di due linee di lavoro:
- una ricerca ergonomica; un approccio agli strumenti musicali che consenta sia un’utilizzazione non convenzionale che modifiche agli strumenti stessi.
- la ricerca di un linguaggio che si dia come sintesi di differenti mezzi espressivi.
Si fondono così, in un unico gesto significante, come una sorta di ipertesto, teatro, movimento, strumenti e voci.
Il lavoro è costituito da una serie di azioni strutturate che connotano, più o meno velatamente, la loro provenienza da territori culturali eterocliti: “Africa”- “Rinascimento”- “Danza”- “Concerto”- “Varietà”…………
Tutto questo compenetrarsi di materiali, linguaggi e riferimenti differenti e apparentemente irrelati fra loro, questa molteplicità di echi e collegamenti, viene metabolizzata e ricondotta (e questa è la scommessa) ad una comune cifra stilistica dalla personalissima lettura del duo.
Gesto meta-culturale, questo, ponte fra voci lontane che dialogano in uno spazio/tempo, trama e ordito di un mosaico forte ed evocativo, ricco di archetipi e colori legati da un filo ad alta tensione emotiva.
Il duo “di Volo&Tancredi” si avvale di strumenti tradizionali rielaborati come l’”Alexophone”, l’”Ipercello” o marginali come il “Violino ottavino” e la “Tromba degli Angeli” che alludono a pratiche di un passato che parla, rappresenta e risuona in un modo nuovo.